cosa rimane

17 ottobre 2008

“Quando mi togli tutto, mi lasci la cosa più pericolosa: la rabbia”
– Roberto Saviano –


il mestiere di vivere

14 ottobre 2008

– Ma lei che cosa fa nella vita?
– Imparo delle cose. E amo Chloé.

Boris Vian, La schiuma dei giorni


il numero 13

30 giugno 2008

I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari. […] Tra i numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perchè fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l’11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l’uno all’altro…

Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi

E’ un modo di essere che ti fa sentire spesso fuori posto. Che ti fa vibrare quando senti qualcosa di simile lì affianco a te. Quando lo sfiori soltanto…

E sì, 13 è il giorno in cui sono nata. E’ il numero che mi segue, che inseguo, che ritrovo ovunque. Sì, è il mio numero “preferito”. Sì, da sempre.


19 giugno 2008

“In Afghanistan, yelda è la prima notte del mese di Jadi, la prima notte d’inverno e la più lunga dell’anno. Alcune credenze popolari narrano che durante la notte di yelda le falene si gettino indemoniate sulla fiamma delle candele. Nella notte di yelda i lupi scalano le montagne alla ricerca del sole. Alcuni dicono che mangiando cocomero in questa notte non si soffrirà più la sete durante l’estate. Yelda è la notte senza stelle in cui gli innamorati infelici vegliano nell’oscurità, in attesa che il sole riporti loro l’amato”

Kalhed Hosseini – Il cacciatore di aquiloni


6 giugno 2008

“Il tempo lavora in modi misteriosi. A volte cose che sembrano assolutamente sicure cambiano nel modo più inaspettato. Nessuno può dirlo.”
Haruki Murakami, Dance Dance Dance


piccole cose

1 giugno 2008
Le piccole cose
che amo di te
quel tuo sorriso
un po’ lontano
il gesto lento della mano
con cui mi accarezzi i capelli
e dici: vorrei
averli anch’io così belli
e io dico: caro
sei un po’ matto
e a letto svegliarsi
col tuo respiro vicino
e sul comodino
il giornale della sera
la tua caffettiera
che canta, in cucina
l’odore di pipa
che fumi la mattina
il tuo profumo
un po’ balsé
il tuo buffo gilet
le piccole cose
che amo di te
Quel tuo sorriso
strano
il gesto continuo della mano
con cui mi tocchi i capelli
e ripeti: vorrei
averli anch’io così belli
e io dico: caro
me l’hai già detto
e a letto sveglia
sentendo il tuo respiro
un po’ affannato
e sul comodino
il bicarbonato
la tua caffettiera
che sibila in cucina
l’odore di pipa
anche la mattina
il tuo profumo
un po’ demodé
le piccole cose
che amo di te
Quel tuo sorriso beota
la mania idiota
di tirarmi i capelli
e dici: vorrei
averli anch’io così belli
e ti dico: cretino,
comprati un parrucchino!
e a letto stare sveglia
e sentirti russare
e sul comodino
un tuo calzino
e la tua caffettiera
che é esplosa
finalmente, in cucina!
la pipa che impesta
fin dalla mattina
il tuo profumo
di scimpanzé
quell’orrendo gilet
le piccole cose
che amo di te